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di Luigi Ramini
Non ero in grado; questa è la verità. Me ne accorsi subito e il mio atteggiamento mutò di colpo. Riscontrai una sensazione a me gradita (perdonate l’ironia!), un brivido scese dal capo fino alle parti basse attraversando la regione lombare. Il fenomeno non era solo di tipo fisico; magari lo fosse stato. Eppure lo sapevo. Sì, ne sono sempre stato certo; l’evoluzione continua ed irrefrenabile di tutte le Circostanze che ci riguardano, gli episodi che vanno a comporre il mosaico della nostra esistenza, i cosiddetti Avvenimenti che instancabilmente mutano le nostre speranze, sconvolgono la quotidianità…., portano comunque novità; non sono mai inaspettati. L’imprevedibile nella Vita non esiste. Non che io voglia a questo punto tentar la carta dell’ammaliante intuizione, cosicché un Colui, critico dal pollice clemente, potrà un giorno dire - <<…non scrive bene ma val la pena di leggerlo, ha idee così curiose…>> Non è questo! disgraziatamente io credo in ciò che sostengo. Il mio solito difetto, sto ansimando senza allacciarmi al cuore del problema. Caldo soffocante; Estate.…rimpianti e malinconia seduti su un banco di scuola La maturità di fronte a me, addosso a me; troppo limitrofa per continuare ad illudermi, …già dentro di me, a confondersi con l’attualità delle mie impressioni, a mutare la mia Storia, poiché, per quel che se ne dica, è indiscutibile che l’Emozione e ciò che La determina vanno a far vincolo indissolubile con chi passivamente di Lei s’impregna, che egli lo voglia o no. Anno …giorno…a giocarsi tutto quello che incoscienza e pigrizia, in labile accordo col sommamente Giovane Duce quale (indiscutibile!) è il Tempo, presentano i giochi già svolti e superati alla mia persona. Eravamo al brivido volgarmente citato all’inizio. La Condanna suprema, dieci anni della mia Esistenza per uno stupido enigma; la salvezza …per lo meno la Dignità. Occhi velati, ma fisicamente (paradossalmente!) sto bene, Guardo chi mi precede; pochi metri di distanza da me, Precipita la ponderazione, se a lei si cinge l’aggettivo allacciate… ..il Tonfo, oltremodo trascinante per potersi sollevare e scrutare di nuovo il Cielo. La Fine,...ovvero coscienza della Sconfitta,… …Eppure lo sapevo,..solo ora che l’arcano si evolve in corrente Attualità e già scampa altrove, solo in quest’inimitabile istante che non atterrisce più, ma quasi ammutolisce per la sua assoluta silenziosa Schiettezza; ..solo ora SO!. …Ma avrei potuto…, era sufficiente ascoltare, era necessario non farsi distrarre dal disordine, dallo scompiglio; sarebbe bastato non temere….il fermento della Verità La Luce, ..un barlume, non speranza, quasi assurdità, ..eppure una luce.. fioca, incoerente nell’Istante, fuori gioco,…disarmonica. Non è giusto, …irrazionale, strano, sconcertante…Imprevedibile. Tentazione di perdere!..così per puro assurdo, per originalità, …per Ricordo. L’impeto, ..quasi non mio, (Burattino dellaVita),..fragoroso, Vero …il fiore galleggia, dolcemente cullato dalla logica verso la Cascata che lo attende…ma ora improvvisamente questa lo porta in Cielo con straordinaria veemenza, Il resto non lo ricordo, …era tutto stranamente veloce e stagliato, quasi imposto da una Coerenza superiore. Le acque rapidamente si placano, tornano alla secolare, giusta natura; hanno abbandonato cadenze irreali; ..dignitose sembrano non aver Tempo per ipotizzare rivoluzionari moti,… Ricordo solo che volgarmente chiusi quello splendido Capitolo;
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