Il giardino oltre il cancello, di Christian Valentini
Il giardino oltre il cancello
Quale pace vogliamo sulla terra
Se la mente non viaggia, non erra
Oltre le solite strade, oltre le solite piogge,
i soliti giorni, i soliti venti…
quale pace cerchiamo in eterno
per tutti quanti,
se quando tocchiamo qualcuno diverso
usiamo persino i guanti…
non l’hai ancora capito
che oltre la collina può arrivare
solo quell’anima sola
che nessuna collettività ha rapito?
Non l’hai ancora imparato
Che non c’è nessun mare
Che dal nulla ha generato
Gli uomini tutti insieme,
tutti uguali, dallo stesso seme?
Solo ogni anima sola,
al di sopra del denaro,
della pace terrena,
del sangue che fugge
da ogni vena,
vola…
solo ogni anima sola
sa oltrepassare la depressione,
andare oltre l’effimera rivoluzione,
sa distruggere ciò che
opprime il cervello,
ciò che attanaglia il bene,
il bello…
Quale pace vuoi,
se ancora non puoi
nascondere la cattiveria
che rende scuri i giorni,
dimenticare il desiderio
di annullamento
del proprio io,
quello che non sento
più come mio
nel giardino
oltre il cancello.
La libertà perduta in questa vita,
nella forza di un suicidio,
nel tempo della morte di un dio,
ma solo minore.
La dignità perduta in un dolore,
tra le dita che scrivono di un addio,
di un addio d’un amore.
Solo ogni anima sola,
al di sopra del denaro,
della pace terrena,
del sangue che fugge
da ogni vena,
vola…
solo ogni anima sola
sa oltrepassare la depressione,
andare oltre l’effimera rivoluzione,
sa distruggere ciò che
opprime il cervello,
ciò che attanaglia il bene,
il bello…
La via verso l’inferno
comincia da qui,
dalla montagna che confina
con il deserto,
dove anche le menti
si disperdono,
dove anche le speranze
arrivano a finire.
Andiamocene da qui,
verso un campo di fiori
colorati,
verso cieli tappezzati
di nuvole rigonfie
di cuori risanati.
Non credo ad una voce del deserto,
non credo ad un fantasma
di confine,
non credo ad un sogno
prima di una fine
presunta,
a chi dice che l’apocalisse
è ormai giunta,
a chi dice che il cerchio si stringe al centro,
soffocandoci, divenendo un’ellisse.
Non brucio più in un sole giallo,
non ghiaccio più in un mare di cristallo.
È finito il tempo di essere bambini,
di guardarsi indietro.
È tempo di sentirsi dentro
Sopravvissuti al deserto,
di vivere a cuore aperto,
sapendo che il nostro dio
rinascerà già domani,
il dio delle anime sole,
che lodi più non vuole.
Solo ogni anima sola,
al di sopra del denaro,
della pace terrena,
del sangue che fugge
da ogni vena,
vola…
solo ogni anima sola
sa oltrepassare la depressione,
andare oltre l’effimera rivoluzione,
sa distruggere ciò che
opprime il cervello,
ciò che attanaglia il bene,
il bello…
Quali armi dobbiamo ancora impugnare?
La vita non vedo più
Con occhi adolescenti,
ora sono sul piano più alto,
posso guardare tutti da quassù.
Le parole taglienti
Corrono veloci,
la bellezza della vita
in un salto verso il blu.
Il privato diviene politico,
il nostro amore
è una rivoluzione.
Servono degli anelli
Brillanti per certificare
Un sentimento?
Servono degli inchiostri
Pesanti per cancellare
Uno smarrimento?
L’universo che siamo, intenso,
la voglia di ribellione
che ci portiamo dentro.
Non spieghiamo più i significati
Dei versi che scriviamo,
non serve dare una spiegazione
a qualcosa di istintivo,
a qualcosa privo
di qualsiasi ragione,
dove regna solo la nostra
più grande emozione.
La vita non si riduce
A scelte,
l’orizzonte s’allarga
salendo sulla montagna,
ora sono io quello che conta,
sono al punto più alto,
al di sopra di chi vuole raggiungermi
con ogni salto,
ma non ci riesce
perché il loro desiderio
è falso,
macchiato fin dalla Genesi
di dominio, sopraffazione
di chi vuole ribaltare
il mondo con una nuova rivoluzione,
la nostra nuova rivoluzione,
quella del sentimento
non estinto dalla forza di ogni vento,
non dimenticato come ogni parola
che non sento.
Quali oceani dobbiamo ancora esplorare?
Quali ostacoli dobbiamo ancora superare?
Quali armi dobbiamo ancora impugnare?
Io sono pronto.
Commenti
E - Lunedi, 9 Giugno, 2008 alle ore 17:21:42
commento: Oltre il cancello non so
se c'è un universo ancora più vero Oltre il confine non so
se c'è la verità che io cerco
o solo la Fine
Oltre me stessa non so
se c'è quiete o la grande tempesta...
Io ho tutto ciò che mi basta,
la nuova vita è in me
la felicità non è oltre
è qui
e qui resta.